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Il Centro Nazionale Sangue è un centro nazionale del Ministero della Salute che opera presso l’Istituto Superiore di Sanità.
Svolge funzioni di coordinamento e controllo tecnico-scientifico del sistema trasfusionale nazionale nelle materie disciplinate dalla Legge 219/2005 e dai decreti di trasposizione delle direttive europee.
La Legge 21 ottobre 2005 n. 219 “Nuova disciplina delle attività trasfusionali e della produzione nazionale degli emoderivati” è il frutto di un imponente lavoro di analisi, discussione e, soprattutto, di condivisione di obiettivi ed intenti fra tutti gli attori del Sistema Sangue (istituzioni locali e nazionali, associazioni e federazioni del volontariato del sangue, professionisti). Tale legge ha portato all’introduzione di misure per il coordinamento a livello regionale e nazionale e rappresenta un importante punto di forza del Sistema Sangue.
Gli organismi di coordinamento regionale sono istituiti ai sensi dell’articolo 6, comma 1, della legge 219/2005, che ne indica le funzioni e gli obiettivi strategici.
Gli organismi di coordinamento nazionale, istituiti ai sensi degli articoli 12 e 13, sono rappresentati dalla Consulta tecnica permanente per il Sistema Trasfusionale e dal Centro Nazionale Sangue: organo di tipo consultivo il primo, vero e proprio organo di coordinamento nazionale il secondo.
Le funzioni attribuite al CNS spaziano dal supporto alla programmazione regionale e nazionale, alle funzioni di vigilanza e controllo, alla promozione della formazione e della ricerca scientifica nello specifico ambito.
Opera secondo princìpi di governance, ovvero di un governo partecipato, in ragione delle esigenze di rispetto dell’autonomia organizzativa regionale.
DIRETTORE: Giuliano Grazzini
Sito web: www.centronazionalesangue.it
Il CIVIS è un Comitato Interassociativo di Volontariato che non ha scopo di lucro. Le Associazioni aderenti sono FIDAS, AVIS, FRATRES e i Donatori di sangue C.R.I., le quali si impegnano a perseguire gli obiettivi condivisi attraverso comportamenti etici.
Il CIVIS ha il compito di coordinare e rappresentare le esigenze delle varie realtà associative e/o federate, operanti nel territorio della nazione, al fine di rappresentare una voce univoca nei confronti delle istituzioni, per meglio perseguire i propri scopi.
Il DIMT- Dipartimento Interaziendale di Medicina Trasfusionale è una forma di organizzazione del mondo trasfusionale su base provinciale che permette di:
- potenziare e qualificare la raccolta di sangue ed emocomponenti in periferia presso tutti i Centri Raccolta Sangue: i donatori, cioè, non devono spostarsi, ma continuano a donare nel loro Centro, con i loro medici e infermieri,
- migliorare la programmazione delle donazioni per garantire una donazione di qualità coerente con le necessità provinciali, regionali e nazionali,
- coordinare al meglio le attività e le risorse delle quattro strutture Trasfusionali che afferiscono al DIMT per permettere, senza aumentare le spese, di rispondere agli obblighi di legge e alle giuste pretese dei pazienti in termini di “sicurezza delle trasfusioni”,
RUOLO DELLA REGIONE
La Regione definisce le regole, gli obiettivi, la tempistica e le modalità applicative del DIMT individuando i relativi finanziamenti.
RUOLO DELLE ASSOCIAZIONI DEL VOLONTARIATO
Le singole Associazioni del volontariato nelle 4 ULSS mantengono il loro ruolo e continuano nei singoli Comitati Locali di Partecipazione a confrontarsi con i trasfusionisti e l’Amministrazione di quelle ULSS per quanto riguarda le problematiche locali, integrandole nella strategia del Dipartimento: tale strategia, indicata dalla Regione, viene discussa nella Conferenza del DIMT.
Il Coordinamento Regionale per le Attività Trasfusionali è un organismo della Direzione Regionale per i Servizi Sanitari creato con lo scopo di armonizzare le funzioni sanitarie nell’ambito del sistema trasfusionale. Tale riprogettazione del sistema si è concretizzata con il “4° Piano Sangue” approvato dalla Giunta Regionale.
Il CRAT si compone di:
– Un Responsabile Coordinatore.
– Personale amministrativo
– Un Organismo di Supporto Tecnico-Scientifico (OSST) che ha il compito di fornire una consulenza specifica e di collaborare nell’ambito della riprogettazione e del monitoraggio delle varie attività. Ne fanno parte due responsabili di struttura trasfusionale (uno rappresentante della SIMTI e uno del CRCC) e tre rappresentanti delle Associazioni e Federazioni dei Donatori di Sangue (tra cui FIDAS).
Finalità
- fornire un deciso segnale di cambiamento nelle logiche, criteri e strumenti di pianificazione, direzione e gestione del sistema trasfusionale regionale;
- garantire autorità ed autorevolezza nei rapporti con i vari soggetti interessati (Aziende Sanitarie, Strutture trasfusionali, Associazioni e Federazioni del Volontariato), governando le funzioni di negoziazione degli obiettivi di budget, di monitoraggio e di valutazione dei risultati conseguiti (gestione dell’orientamento vincolato della spesa);
- assicurare la gestione amministrativa e contabile dell’Accordo Interregionale per la Plasmaderivazione
Le strutture e organizzazioni coinvolte nella gestione operativa del CRAT sono:
- CRCC (Centro Regionale di Coordinamento e Compensazione),
- SIT (servizi immunotrasfusionali territoriali)
- Farmacie Ospedaliere.
Il CRAT collabora e si relaziona inoltre con:
- la Commissione Regionale per il Servizio Trasfusionale (CRST). Tale Commissione è stata istituita con la Legge Regionale n. 65 del 15 novembre 1994, e rinnovata nel corso del 2004 con il decreto n.28 del 9 marzo 2004 a firma del Dirigente Regionale della Direzione per i Servizi Sanitari, dr. Martello.
Le principali funzioni di tale organismo sono di natura consultiva e di indirizzo in materia trasfusionale, in particolare nella formulazione di indicazioni e proposte per la Giunta Regionale ritenute utili ai fini dell’ottimizzazione del sistema trasfusionale veneto. - Associazioni e Federazioni Donatori di sangue: FIDAS e AVIS
- Società Scientifica di Medicina Trasfusionale – SIMTI
Centro Regionale Attività Trasfusionale (CRAT)
Sede operativa: Azienda Zero-via J. Avanzo, 35- 35132 Padova
Tel. 0498778342
Direttore Dr. Giovanni Roveroni
Sito web: www.crat.veneto.it