Iniziati i lavori di restauro
Hanno preso il via il 28 febbraio scorso i lavori di restauro del crocifisso ligneo di scuola veneziana del XVI secolo, collocato all’interno del Tempio Internazionale del Donatore di Pianezze di Valdobbiadene, classificatosi al primo posto nella classifica regionale Veneto in occasione del X censimento “I Luoghi del Cuore”.
L’intervento è sostenuto dal FAI e da Intesa Sanpaolo e vede il coinvolgimento di 7 associazioni e aziende partner che a diverso titolo parteciperanno con co-finanziamenti, contributi in natura e attività di comunicazione, promozione e valorizzazione. A dare il loro contributo le 5 associazioni del dono Avis Nazionale, Avis Regionale Veneto, Avis Provinciale Treviso, Fidas Regionale Veneto, Aido Nazionale, l’azienda locale Veneto Vetro e l’emittente Valdo TV.
“Siamo grati al FAI per il sostegno finanziario concesso e allo stesso tempo grati alle 7.419 persone che con il loro voto nel Censimento del 2020 hanno permesso al Tempio di classificarsi 42° nella classifica nazionale, 1° nella classifica regionale, 9° nella classifica Sopra i 600 metri, e di candidarsi così successivamente al bando per il restauro.
Il restauro del crocefisso, che si avvia oggi, assume un doppio significato: oltre che aderire perfettamente agli obiettivi sostenuti dal FAI, diventa un ulteriore e significativo impulso ai valori etici, storici e morali che il Tempio rappresenta, a testimonianza del valore della vita insito nel dono del sangue, dei tessuti e degli organi” ha dichiarato Gino Foffano, Presidente dell’ODV Tempio Internazionale del Donatore
Il crocifisso del Tempio, infatti, oltre a un’oggettiva valenza culturale e artistica, ha anche un notevole significato storico e simbolico. Per tutta la durata della Prima Guerra Mondiale infatti, fu conservato, secondo fonti locali, in una piccola chiesetta in cui venivano riuniti i corpi dei soldati uccisi in guerra. L’opera restaurata tornerà così a rappresentare, in tutta la sua imponenza, un monito contro l’inutile spargimento di sangue causato dalle guerre.
Il restauro, che prevede il consolidamento strutturale, la pulitura e il recupero complessivo dell’opera, sarà realizzato nel laboratorio della dott.ssa Valentina Piovan di Padova. La conclusione dei lavori è prevista per settembre 2022.