Sentita partecipazione alla “Riflessione per la Pace”
Domenica 13 marzo 2022 al Tempio Internazionale del Donatore a Pianezze di Valdobbiadene (TV) si è svolta la mobilitazione “Riflessione per la Pace”, iniziativa promossa da ODV Tempio Internazionale del Donatore di cui FIDAS Nazionale, FIDAS Veneto e FIDAS Treviso sono soci fondatori.
«La profonda tristezza suscitata dalla guerra che coinvolge drammaticamente il popolo ucraino e, contemporaneamente, sconquassa l’economia e gli equilibri del mondo intero, ha spinto noi donatori di sangue e di organi a ritrovarci per una riflessione sui temi della pace e della solidarietà. Animati dal coraggio della nostra vocazione di donatori e dalla consapevolezza che occorre fare di più, l’auspicio è che la mobilitazione odierna spinga ognuno di noi a diventare sostenitore del dialogo quale strumento per costruire nel quotidiano “ponti” di vicinanza, di vita e di futuro» sottolinea Gino Foffano, presidente di ODV Tempio Internazionale del Donatore.
È intervenuto in rappresentanza di FIDAS Veneto e del suo Presidente Regionale Fabio Sgarabottolo, il signor Angelo Valente.
Facendo riferimento al Monumento ai Caduti eretto dagli Alpini di Valdobbiadene, a ricordo della Battaglia di Nikolajewka, e all’affresco del Puzzolo, dove sono raffigurate le sette opere di misericordia corporale, presenti al Tempio del Donatore e che sembrano simboleggiare il difficile gioco di equilibri in atto per fermare l’azione della Russia e contemporaneamente fornire aiuti umanitari all’Ucraina, sottolinea: “La guerra, di per sé, è un atto esecrabile, da qualunque parte la si guardi, non esistono guerre buone o guerre cattive, non esistono guerre giuste o guerre ingiuste, tutte le guerre sono foriere di morti e distruzioni, tutte le guerre vanno unanimemente condannate”
E conclude: “Oggi gran parte di noi si ritrova qui sia nella veste di “volontario” e sia per evocare quella misericordia di cui ci parla il Vangelo, dove, consapevolmente o meno, ognuno di noi si è già prefissato un compito, volto o ad accogliere chi è fuggito dalla guerra, o, per dare supporto a coloro che sono rimasti nella loro Patria, perché non hanno potuto o voluto lasciarla, inviando loro cibo, vestiti e medicine. Tutto ciò, sempre, nella prospettiva che questo dramma, queste sofferenze e questo inutile spargimento di sangue, cessi rapidamente e si giunga al più presto ad una pace giusta e duratura.”
Numerose autorità del mondo civile, istituzionale e accademico hanno fatto pervenire i propri messaggi. Tra questi: don Enrico Torta, Vanda Pradal presidente Avis Regionale Veneto, Gianpietro Briola presidente di Avis Nazionale, il professor Marco Mascia del Centro di Ateneo per i Diritti Umani dell’Università di Padova, Giovanni Musso presidente Fidas Nazionale, nonché il professor Vincenzo Manzo, presidente nazionale di Fratres.