Il Tempio del Donatore verso la riapertura
di Angelo Valente
Chiuso nel mese di dicembre 2017 per inagibilità, a seguito di una perizia statica effettuata dall’ing. Alex Merotto di Farra di Soligo, il Tempio Internazionale del Donatore di Sangue ha visto quest’estate finalmente ripartire i necessari lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza.
Ottimisticamente i lavori di risanamento sarebbero dovuti durare solo pochi mesi, con la sua riapertura ai fedeli ed ai Donatori di Sangue a cui il Tempio è dedicato, prevista al più tardi per Natale 2020, ma, molto probabilmente, a causa della pandemia provocata dal Covid-19, questa riapertura potrà subire un rinvio.
Nato su un’idea di Giovanbattista (Titta) Cecchella, Presidente della locale Sezione Avis di Valdobbiadene, il Tempio venne successivamente edificato con l’ausilio economico anche della FIDAS, seconda grande Associazione Italiana del dono del Sangue, con lo scopo di essere anche dedicato a tutti i Donatori di Sangue del Mondo, per cui l’appellativo “Internazionale”.
La posa della prima pietra ebbe luogo nel 1962, e, la sua edificazione si basava sul progetto e la direzione dei lavori del trevigiano Giuseppe (Bepi) Davanzo noto architetto della metà del secolo scorso, la cui fama e le cui opere avevano varcato anche i confini Nazionali.
Il Tempio fu completato e consacrato nel 1979, e, successivamente, è stato anche arricchito con opere offerte dalla FRATRES (altra Associazione che a livello Nazionale si occupa a vario titolo di attività di Volontariato e di Donazioni di Sangue) con la Pala dipinta dal Maestro Forlivese Carmelo Puzzolo che ne ha notevolmente arricchito l’abside e, poi, ancora con altri ornamenti offerti dall’AIDO (Associazione dedita alla Donazione di Organi), proprio a testimonianza dell’universalità che lega tutti i Donatori..
Il Tempio si presenta con una copertura di tetto a “capanna” sorretto da travature in legno lamellare, e, l’azione di risanamento e ripristino della funzionalità, con la sua rimessa in sicurezza, prevede la sostituzione completa delle travi dei portali anteriore e posteriore della chiesa, che hanno la loro esposizione totalmente all’esterno, oltre alla sostituzione di tutte le altre porzioni delle travi di copertura nella sola zona esposta all’esterno, le quali sono risultate notevolmente logorate dal tempo e dagli agenti atmosferici e che con il loro degrado mettevano a rischio la tenuta dell’intera copertura della chiesa e la sicurezza di chi la frequentava.
Inoltre, per il corretto completamento dei lavori, si prevede anche di intervenire sulle grondaie, sulla copertura in lamiera e sul lucernaio in policarbonato posto suo colmo del tetto, dal quale in certe occasioni di pioggia forte od insistente trapelano gocce d’acqua che cadono in chiesa, ma che, con la tecnologia di cui si disponeva 60 anni fa, non si è riusciti a poter fare di meglio.
La particolarità degli interventi ed il luogo di montagna, hanno, purtroppo, anche influito nel far aumentare i costi dell’intervento, per i quali non si è ancora giunti a raccogliere l’intera somma necessaria per poter completare tutti i lavori, per cui è sempre attivo il conto corrente della Banca Intesa San Paolo IBAN IT96 Z030 6962 1561 0000 0006 851, con l’invito per quanti si sentono legati a questo luogo ed a ciò che esso rappresenta per tutti i Donatori e non solo, a versare un piccolo contributo per poter così collaborare in maniera concreta e diretta alla sua ristrutturazione e più veloce riapertura.
Il Tempio è stato, altresì, iscritto a partecipare alla campagna del FAI (Fondo Ambiente Italiano) intitolata “I luoghi del Cuore”, che prevede di far ottenere dei contributi per la ristrutturazione e conservazione ad alcuni siti Italiani, meritevoli di particolare attenzione, per i quali è stato previsto di dare un voto, che non costa nulla a chi lo dà, dove, per poterlo esprimere, basta andare sul sito www.iluoghidelcuore.it, e, per i siti più votati può significare molto anche in termini di eventuali finanziamenti, si può votare fino al 15 dicembre 2020.